09/11/12

Facciamo la valigia

"Cosa portare in viaggio con mia figlia?"
Una mamma prima o poi queste domande se le fa.
Solo che per rispondere bisogna capire prima a quale tipo di mamma si appartenga. Perché io sono il tipo di mamma che oddiovadoadOstiamaècomesemisentissiinunalandadeserta.
Il risultato è che per una settimana in un villaggio family, 4 stelle, tutto accessoriato, tutto attrezzato per i bimbi, e persino con bancomat e farmacia interna e ospedale a due passi ho portato 4 valigie 4.
A mia discolpa diciamo che mia figlia aveva un anno. E che non la allattavo al seno, purtroppo.
Ma insomma, siamo partiti con svariate confezioni di acqua Amorosa e di latte in polvere, 3 biberon con spugna, detersivo, spazzoletta apposita, per pulirli.
Detersivo per i panni e mollette (e sì perché nonostante la scorta titanica di mutande ho pensato bene potessero non bastare lo stesso). Piattini e posatine “perché chissà al villaggio cosa ti danno”. Kg di disinfettanti e amuchina.
Non contenta di un normalissimo letto con asciugamano mi ero pure fornita di fasciatoio portatile gonfiabile, piscinetta gonfiabile. Ma non quella per la spiaggia. Cioè sì, anche quella per la spiaggia, ma pure quella da infilare in doccia per farle il bagno.
Ovviamente la quantità di pannolini era studiata per supplire alle esigenze dell’intero villaggio, per non parlare delle medicine. Quelle coprivano ogni evenienza. Pure il tifo.
Quando eravamo in calabria. Non nel Burundi.
Ehhhhh, la cara vecchia sindrome della mamma chioccia italiana.
Comunque, cerchiamo di fare una lista seria, tenendo però presente la mia sindrome da borsa di Mary Poppins e ovviamente la tipologia della vacanza:
Panni di lino
Asciugamani (da mare e non)
Biancheria intima (calzini, mutandine, canotte, calzini antiscivolo, calzettoni per scarpe da trekking)
Costumi e accappatoio
Cappellini e occhiali da sole
Mollettine ed elastici (deformazione da figlia femmina)
Maglie a maniche lunghe e/o corte
Pantaloni, pantaloncini, gonne
Vestitini
Copricostumi
Cinte, fasce o cerchietti (come sopra)
Ciucci
Felpe, maglie di filo, maglioni, giacchini, impermeabile, ombrello (a seconda del tipo di vacanza)
Passeggino e alzatina per le sedie (a seconda dell’età), fascia porta bebè o marsupio
Pannolini
Scarpe comode per viaggio, da trekking o ginnastica se servono, da mare o piscina, sandalini per la sera, sandali per gli scogli.
Per mare o piscina: braccioli, cuffia, ciambella, piscinetta gonfiabile, giochi galleggianti, occhialini, maschera e boccaglio, pinne, pannolini da piscina (a seconda dell’età e dell’attitudine), secchiello, paletta, formine e altri giochi per la sabbia.
Latte in polvere, acqua in bottiglia, scaldabiberon, biberon, spugna e spazzolina per pulire i biberon, mollette per i panni, detersivo per panni a mano, disinfettante, amuchina per le mani, salviette umidificate, salviettine igienizzanti, bavaglini, piatti e posate per bimbi
Pigiami, sacco nanna, pupazzo per la nanna (se lo ha), lucina da notte (se abituato)
Un paio di giochini/librini.
Borsa termica per la spiaggia. Borsa col cambio.
Spinotto antizanzare naturale.
Zanzariera da lettino/passeggino.
Tessera sanitaria.
Beauty case:
crema per il cambio,crema lenitiva,crema idratante, crema per punture di zanzare e insetti,spray repellente zanzare,bagno schiuma baby,shampoo baby,spugna, olio,forbicine baby,spazzola baby,dentifricio e spazzolino,crema protettiva solare ,crema per ustioni e scottature,gel per irritazioni, goccine per il naso, tachipirina/nurofen, termometro, disinfettante, cerotti,ovatta
fazzoletti normali, sciroppo per la tosse,gocce per le orecchie,cortisone,pinzette,burrocacao.
Borsa viaggio:biscotti, crackers, merende varie (a seconda dell’etŕ) , acqua, salviette umidificate, fazzoletti normali, dvd, librini, lettore dvd portatile, puzzle portatile e altri giochi per il viaggio.
Quando sarà stagione prometto un post sulla montagna d’inverno. Buon viaggio!

29/10/12

Riflessioni sparse sulle "valigie da fare"

Ci sono quei viaggi che pensi: "prima o poi lo farò"... alcuni ho avuto la fortuna di averli già fatti (l'Amazzonia e Rapa Nui, ad esempio), altri li sogno da tanto, altri li vorrei rifare ma con gli occhi che ho adesso.
Gli occhi di mamma, soprattutto. Che aggiungono mille sfumature, cento suoni nuovi e un arcobaleno di sensazioni assolutamente uniche, da privilegiata.
E in effetti, in questa mia lista onirica, c'è di tutto.
Mi rendo conto che vorrei vedere con Leo soprattutto posti in cui sono stata già, per godermi la sua meraviglia senza il rischio di offuscarla con la mia... che ammetto Vostro Onore di essere colpevole di sapermi ancora sorprendere, spesso e bene, al punto da perdere di vista tutto quello che non è la fonte della mia meraviglia. E che fortuna che ho, ne sono consapevole. Ma non vorrei, per questo, non riuscire a godermi lo sguardo dei suoi occhi affamati.
La lista è lunga e, soprattutto, un pò blasfema, mi sa. Che come mischio il sacro e il profano io, nessuno mai.
Ai primi posti c'è un viaggio bello, divertente, lungo e lontano: Orlando e i suoi parchi. Io DEVO andare a  Potter World, e no, non uso la scusa Leo, IO ci voglio andare).
E c'è anche un altro viaggio, altrettanto bello, e se vogliamo altrettanto lungo e lontano (anche se non in senso strettamente fisico e geografico): Buchenwald. Ci andremo, quando Leo avrà l'età giusta. Perchè è uno dei regali più grandi che spero di riuscire a fargli.
La consapevolezza. Di troppe cose per poterle elencare qui. Ma, di certo, dopo esserci andata, io non sono più stata la stessa. Di certo, avevo bisogno di andarci. Di certo, ne avremmo tutti.

02/10/12

La nostra Spagna - approfondimento per quelli puntigliosi

Mi è stato richiesto da un lettore silente (abbi il coraggio delle tue azioni) un approfondimento su aspetti più "tecnici" del nostro viaggio. Procedo, e mi scuso per la noia e la prolissità fin da ora, esponendovi le diecimila domande più o meno idiote che mi sono posta nelle settimane precedenti la partenza. E alle quali ho trovato risposta per alcune prima della partenza, per altre durante il viaggio stesso!

I DOCUMENTI... Leo ha la sua carta d'identità valida per l'espatrio. E' bellissima, lo giuro!
Capelli: biondi
Occhi: azzurri
Altezza: 0,80
Semplicemente fan ta sti ca! Peccato che quasi non ci facevano partire perchè che si potesse usare era cosa recente, e difatti da giugno non è più stato possibile... ora ci vuole il passaporto... ah, le italiche menti!
Passaporto per i minori

IL PASSEGGINO... me lo potrò portare in aereo? e fin dove? e dove lo riprendo dopo? e come saranno gli spostamenti lì coi mezzi pubblici? eccetera eccetera eccetera... noi abbiamo volanto con Iberia (voto 8/10) e il passeggino è stato identificato con targhetta al check-in (proprio come un bagaglio) abbiamo potuto portarlo fino alla porta della cabina dell'Airbus (visto quanto sono figa: conosco pure i modelli degli aerei) dove delle hostess, sempre troppo gentili ed esageratamente carine, l'hanno preso in consegna e riposto in stiva. L'abbiamo riavuto appena usciti dalle porte dell'aereo in terra iberica.
Gli spostamenti a Madrid sono stati un pò complicati dalle infinite scale mobili della metropolitana e dagli spesso assenti ascensori nelle stazioni. Quindi munitevi di pazienza, ginocchiere, paragomiti e pure il casco non sarebbe male.A ripensarci ora, forse sarebbe stato meglio usare il Rocky (il fantastico zaino portabebè del quale riparlerò).

IL LATTE... in Spagna il latte fresco non si trova proprio ovunque, ma solo nei grandi supermercati. In compenso i pannolini costano meno che da noi (vabbè, non solo quelli, c'è bisogno di dirlo?)

RISTORAZIONE... praticamente quasi ovunque hanno i seggioloni per bebè, ed è assolutamente normale chiedere un menù a parte per i bimbi, quindi andate tranquilli. Senza contare che il concetto base delle tapas sembra fatto apposta per i bimbi: poco e di tutto... e buono, troppo! Se ne accorgerà il vostro girovita.

ABBIGLIAMENTO... se andate in inverno: pesante, molto. In estate: leggero, molto. Nella mezza stagione: rigorosamente a cipolla... sono stata originale, eh? E non dimenticate la protezione solare, qualunque sia il clima e la stagione.

Mi pare sia tutto... alla prossima!

01/10/12

La nostra Spagna

Quest'oggi vi sollazzo col racconto del nostro viaggio in Spagna di marzo, all'epoca il Teppista aveva 14 mesi. 
Superfluo dire che ero piena di timori rispetto al primo volo del Teppista, ma Leo già dal check-in ha iniziato l'operazione "I love Hostess", dimostrando un'attitudine da pilota di jet d'altritempi e beh... ha funzionato benissimo, c'era da dirlo?! Durante il volo s'è fatto un sonnellino di un'ora, dopodichè ha scazzottato l'oblò e tiranneggiato la tendina per il resto del viaggio. Le hostess se lo sono mangiato con gli occhi, riempiendolo di complimenti, e lui gigioneggiava facendo il mandrillo con TUTTE, che hanno sostato intorno ai nostri posti per una quantità di tempo indecente! Per l'estrema "infelicità" del TeppistaPadre, ovviamente...
Abbiamo affittato una station wagon con la Sixt (consigliatissima) e ci siamo diretti a Salamanca. In due ore abbiamo attraversato una grossa fetta di altopiano, piuttosto arido e brullo, ma al tramonto moooolto affascinante. Leo ha iniziato a dare fuori di matto, poverino, perchè era stanchissimo... e il dvd portatile e Santa PeppaPig ci hanno salvato (un altro articolo abbastanza indispensabile nei viaggi piuttosto lunghi)!
A Salamanca siamo stati benissimo! Città carinissima, vivace, giovane e con begli esempi di arte medievale (la Cattedrale e l'Università sono davvero notevoli). Pure lì Leo ha fatto il tombeur de femmes: ha conquistato tutte le coinquiline di mia sorella (la nostra collezione di peluche si è arricchita di quattro esemplari donatigli dalle sue fans)! 
Gli occhioni azzurri in Spagna hanno un mercato in crescita, evidentemente. 
Sorvolo su quanto abbiamo mangiato/bevuto, sempre ottimamente e spendendo cifre ridicole.
Dopo tre giorni ci siamo spostati a Madrid, passando per Avila (piccolina ma bella, le mura medievali sono bellissime e ottimamente conservate)... un caldo atroce!!! Sole a picco e vento feroce, ma in compenso ci siamo abbronzati manco fossimo stati a Sharm.
E poi... Madrid!!! Sempre splendida, davvero! C'è talmente tanto da vedere che abbiamo dovuto necessariamente scremare. A piedi abbiamo visitato tutto il centro, Palazzo Reale, El Prado (per la mia massima gioia, e per la ugualmente massima disperazione del marito, c'era anche la temporanea dell'Hermitage!!!), Reina Sofia, il Mercado de San Miguel, siamo stati allo Zoo (http://www.zoomadrid.com/, davvero bello, consigliatissimo per i bimbi) e al Parque Warner Bros (http://www.parquewarner.com/, carissimo) dove Leo si è divertito molto sulle giostre e con gli spettacoli dei Looney Tunes. 
Quasi tutti i musei e i monumenti più importanti hanno degli orari/giorni in cui non si paga, quindi consiglio una bella ricerca in rete sui siti ufficiali per organizzare al meglio le visite risparmiando un bel pò.
C'è presa la scheggia, a me e a mia sorella, e in un giorno solo, mentre Leo era al parco con nonna e padre, abbiamo visitato il Santiago Bernabeu (consigliato per chi ha maschi appassionati di football - esistono anche maschi che non lo sono?), la collezione Thyssen e poi il Prado (dove ci hanno raggiunto gli altri)... la sera ero un cadavere ambulante, ma niente che una paella de mariscos non abbia saputo curare!
Ovviamente, per i musei, prevedete di portare con voi qualcosa che possa intrattenere i piccoli, che potrebbero (!?) annoiarsi... ho dovuto salvare diversi Goya dall'attacco MegaDistruttivoSuperFulminante del Teppista.
L'unica nota stonata è stato l'appartamento che abbiamo affittato: arredamento superchic, centralissimo... peccato che la doccia e il lavandino fossero nell'unica camera da letto (senza porta) e che la maggior parte degli elettrodomestici non abbiano mai funzionato! Senza contare che per tirare giù il divano-letto, avremmo dovuto spostare ogni giorno un tavolino da salotto in vetro che pesava una trentina di kg (spostato da una parte il primo giorno, e mai più toccato!). Vi segnalo il posto, così da evitarlo: http://www.sixrooms.es/
Siamo stati a cena in un ristorante che si chiama "La taurina" http://www.lataurina.com/ (tutto un programma insomma) consigliati da una mia adoratissima amica (ancora grazie per la dritta Nico!) e, oltre ad aver mangiato una paella divina, all'interno erano esposte delle teste di alcuni famosissimi tori sotto ai quali c'era un breve racconto della loro vita, foto di toreri leggendari, alcune stole e banderillas (mi pare si dica così)... e bhe, ho scoperto che avevo un mucchio di pregiudizi sulla corrida. Prima di tutto ho saputo che quel toro lì è una specie particolare, il toro bravo, che se non fosse per la corrida si sarebbe già estinto per una serie di ragioni ambientali; dopodichè mi è stato proprio evidente come il toro venga venerato alla stregua di una divinità pagana, e che gli spagnoli ne fanno davvero una questione filosofica... in sostanza è un pò come Moby Dick, l'uomo contro la natura, la ragione contro l'istinto...
E, ovviamente, ho dovuto evitare che Leo prendesse, letteralmente, il toro per le corna.
Nel complesso, è stato un viaggio fantastico.
Que viva Espana!!!

20/09/12

Pannolini contenitivi per piscina... un mistero della fisica o un miracolo dell'ingegneria?

Sgombriamo il campo da qualunque illusione:

NON SONO UNA TUTA DA PALOMBARO!

Se i vostri bimbi sono in fase "caccadalattante" (quella comunemente definita come un piatto di licheni condito con senape scaduta) difficilmente la tratterranno. Anche perchè, parliamoci chiaro, l'acqua passa ovunque, rovina i ponti e se è cheta è solo perchè è in arrivo una tempesta e blablabla... perciò volete che non riesca a bypassare le barriere di un pannolino?
Quindi, Vostro Onore, confesso: ho inquinato il bacino, altrimenti purissimo, del lago di Bracciano, aprendo il bordo contenitivo del PannolinoDaPalombaro, presa dal sospetto ma non abbastanza intimorita... e beh, "lei" era lì, ed è scivolata tranquillamente oltre, ignorando la mia faccia inorridita di fronte alla visione di scene apocalittiche di magnifici cigni impossibilitati a volare (ma di solito invece lo fanno?) con le ali inzaccherate della LeoCacca. Ho pertanto deciso che non li userò più in queste circostanze...
Sorvolo elegantemente sul fatto che l'esperienza della mia augusta madre aveva, in tempi non sospetti, predetto quanto segue: "ma al a mare o al lago a cosa vuoi che servano? l'avete sempre fatta, e non mi pare che per questo siano scomparse le sogliole dal Mediterraneo!".
I miei ricordi in merito rimagono volontariamente confusi. Memoria selettiva, capite? si tratta di sopravvivenza spiccia.
Ora, torniamo ai nostri pannolini... se la "perdita" capita al lago o al mare, dopo un iniziale smarrimento e un lieve attacco di panico, scuoti le spalle e vai avanti fingendo che non sia successo niente.
Ma... metti che capiti in piscina? dove l'acqua è assolutamente limpida e intorno hai 250 persone in 20 mq? Ed ecco che il pannolino ha la sua utilità!
Perchè nessuno può dirti che non hai fatto il massimo per evitarlo, e tu puoi dare tranquillamente la colpa alla MultinazionaleDelMaleInCotoneSuperassorbente. Quindi ho deciso che in valigia ci sarà sempre spazio per loro, e almeno per questo ve li consiglio.
Ci sono varie marche, dai costosissimi Little Swimmers (anche se, a onor del vero, si trovano anche in offerta talvolta, specialmente in inverno) ad altre marche meno conosciute ma comunque efficaci.
Sono indispensabili, anzi richiesti, se volete invece fare qualche corso di acquaticità coi vostri piccoli (evidentemente anche i gestori delle piscine sperano nella loro utilità).
Ma, quello che mi preme è trovare qualcuno che mi spieghi come possano trattenere la pipì... pensateci! E non dimenticate che non sono uno spicchio di Grande Muraglia Cinese sul culetto dei vostri pargoli, ma solo dei semplici pannolini con uno strato "impermeabile" all'esterno e delle fasce contenitive più strette.
Vi sfido!
E comunque, in valigia, metteteli sempre!

07/09/12

Metti una giornata al lago

Anche una sola giornata "fuoriporta" con un bimbo piccolo, è paragonabile ad un viaggio... chi ha dei figli, lo sa!
Io sono una fan del lago di Bracciano. Mio marito? Ce l'ho fatto diventare ;) e Leo pare apprezzarlo altrettanto, per fortuna.
Ora, se vuoi passare una giornata al mare o al lago e hai un bambino, è assolutamente ovvio che inizi a pensarci mediamente una settimana prima (e questo è il mio primo, vero, consiglio da blogger).
Perché se hai anche la fortuna di avere un lavoro e, malauguratamente,  la tua giornata è di 24 ore come la mia e, pensa te, vorresti pure dormire ogni tanto (tu, genitore indegno, che sbadigli troppo e a volte hai anche l'ardire di rimpiangere i sabato mattina passati sbavando sul cuscino dopo una notte di bagordi)... allora: l'ottimizzazione del tempo è la tua arma migliore.

Una settimana fa:
"Amore, andiamo al lago sabato?"
"Certo, se il tempo regge"

Fino a due giorni fa il meteo era pessimo, ma tu, incrollabile ottimista romantica illusa, ci credi e continui mentalmente a programmare: 'la borsa grande c'è, i costumi e gli asciugamani li ho lavati (c***o! ho ancora i panni stesi da 3 giorni!), la crema solare del pupo c'è ancora, i Little Swimmers pure (su questi aprirò un post a parte, settimana prossima... che sono indispensabili, ma forse anche no, non l'ho capito ancora), i giochini del pupo sono in magazzino, i braccioli pure... devo comprare la roba per i panini per il pranzo (giuro, la prima cosa che devo fare oggi pomeriggio)... ho addirittura fatto la ceretta...' e...
sembrerebbe tutto pronto. No?
Domattina ti alzi, magari alle 9 (magari, appunto, tocca vedere che ne pensa il Teppista) e alle 10 sei là... l'ultima volta che l'ho pensato eravamo in spiaggia alle 13! Tra casa nostra e il lago di Bracciano deve esserci un buco spaziotemporale (probabilmente causato dalle antenne di RadioVaticana a Cesano) o capita anche a voi?

Comunque, per chi è a Roma e dintorni e ha bimbi, consiglio vivissimamente Bracciano... noi "spiaggiamo" ad Anguillara per essere precisi: spiaggia libera, piccina ma tutta in ombra (c'è bisogno che spieghi il vantaggio dell'ombra per chi ha i piccoli? non credo), ci sono anche numerosi stabilimenti ma noi siamo più anarchici, acqua trasparente, mediamente calda, bassissima per un luuuungo tratto, e per lo più frequentata da famiglie e mai affollata...
Stasera preparo la borsa... che mi dimenticherò stavolta?

06/09/12

On te road

Quante volte me lo sono sentito dire?
"Fallo adesso, perchè poi..."
E quanto l'ho maltollerata questa frase?
Recitata sistematicamente con quell'aria superiore e disinvolta di chi c'è già passato e pensa 'tu non ce la puoi fare!'.
Il mio Teppista ha venti mesi e in questi venti mesi abbiamo viaggiato, eccome!
Non mi sono fatta fermare dalle paure e dalle ansie, anche se talvolta giustificate e, quindi, considerate.
Non mi sono fatta fermare dal pensiero: "OhMioDioMaQuantaRobaDevoPortare/preparare/organizzare?"
Non mi sono nemmeno fatta fermare dalle espressioni vagamente inquisitorie con le quali mi è stato detto: "Ma povero bambino, ma dove lo porti???" 
Ho avuto paure, ansie, pensieri e mi sono posta domande. E ho provato a darmi delle risposte. Dove non le avevo, le ho cercate, e dove non le ho trovate... ho cambiato le domande!
E nel corso di questi mesi ho imparato che si può, eccome.
Certo, ci vogliono degli accorgimenti sacrosanti (anche se la tentazione di portarlo un paio di giorni in Amazzonia per vedere che fine farebbe fare al povero giaguaro è oltremodo allettante) ma, se si applica un pò di buon senso e di entusiasmo, si può fare.
Nel corso della mia vita ho viaggiato, tanto e con passione. E i viaggi più diversi.
Sono cresciuta insieme al cumulo di foto e cartoline che ho tenuto, ogni valigia fatta e disfatta mi ha riempito 'di lacrime e di arcobaleni' (Battiato dixit) e quelli sono stati, senza alcun dubbio, i soldi meglio investiti di tutta la mia vita.
Spero che il mio Leo un giorno possa dire lo stesso. Che continui ad essere affamato di sapere e di vita come è oggi, e che continui a spizzicare briciole di mondo. Io ho iniziato a farglielo assaggiare.

In ogni viaggio con lui ho imparato qualcosa di nuovo; ho capito quali accorgimenti usare per migliorare la sua esperienza, qualche piccolo "trucchetto", alcuni acquisti fondamentali, scovato posti eccezionali, ecc.
Ho acquisito una nuova dimensione di viaggio.
Spero riesca utile anche a qualcun altro e spero di imparare e scoprire ancora qualcosa di nuovo dal confronto con chi avrà voglia di leggere e commentare.

Annie

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Come un libro, e un viaggio a Parigi a 18 anni, possono cambiarti la vita:
"Le nostre valigie logore stavano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevano altro e più lungo cammino da percorrere. Ma non importa, la strada è vita.
Perché per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh!" ("On the road" di J.Kerouac)
Il viaggio per me è stato sempre sensazione d'immenso, l'illusione di attingerre dalla vita a piene mani, di avere i cinque sensi in piena allerta. Il viaggio regala: regala ricordi, emozioni, tasselli di vita, adrenalina che ti scorre sotto pelle; regala sorprese, nascoste dietro angoli pieni di scorci, di persone, di avvenimenti improvvisi.

Il viaggio apre gli occhi e la mente, apre orizzonti di vita. Io l'ho scoperto a 18 anni, mia figlia Milly vorrei lo scoprisse molto prima, vorrei anzi che crescesse con il viaggio dentro di sè, come necessità, come gioia di vivere, come abitudine.
Mi aiuta a vedere il mondo con gli occhi di un bambino, e non c'è cosa migliore per un viaggiatore. Perchè il viaggo è fatto di piccole cose, di dettagli, e attraversarlo mano nella mano con mia figlia è la cosa più bella che io riesca ad immaginare.
Chiara